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Sibillini: tra montagne e creature mitologiche

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Sibillini: tra montagne e creature mitologiche

La catena montuosa dei Sibillini, posta a cavallo tra Marche e Umbria, è uno dei massicci più famosi e suggestivi dell’Appennino Centrale. Sono luoghi avvolti dal mistero: miti e leggende narrano di maghe, stregoni e negromanti che dimoravano ai piedi di queste montagne imponenti. L’ambiente, rimasto selvaggio e incontaminato, offre un’ampia scelta di percorsi e trekking adatti ad ogni esigenza. Ma i Sibillini sono un luogo ideale anche per chi vuole passare un fine settimana tra borghi medievali, abbazie e una invidiabile cultura culinaria.

Le montagne

I Sibillini sono caratterizzati da un paesaggio tipico dell’Appennino calcareo; enormi pareti rocciose circondano gli altopiani creando canyon spettacolari, come le famosissime Gole dell’Infernaccio, sovrastate dai monti Sibilla e Priora. La maggior parte dei sentieri era anticamente utilizzata dai pastori ed è ancora oggi facilmente percorribile anche dai meno esperti; fanno eccezione alcuni itinerari più ripidi, come quello del Monte Vettore, consigliabili agli escursionisti di livello più avanzato.

Il Monte Vettore è la cima più alta dei Sibillini; con i suoi 2476 metri sovrasta il Pian Grande di Castelluccio, vallata famosa per la sua coltivazione di lenticchie. Alle pendici del monte è situato il piccolo Lago di Pilato, uno specchio d’acqua di origine glaciale che spicca al centro di una valle circondata da quattro vette tra le più importanti della catena. Ai piedi del Monte Vettore passa il Grande Anello dei Sibillini, un trekking di 120 chilometri suddiviso in nove tappe che tocca le pendici di alcuni importanti massicci quali il Monte Bove e il Monte Sibilla. Il sentiero passa anche per borghi, santuari e chiese e può essere percorso appoggiandosi a strutture ricettive situate nei piccoli centri abitati.

La leggenda

A nord del Monte Vettore troviamo un’altra importante cima: il Monte Sibilla, da cui proviene il nome della catena. La salita verso la sua vetta è una delle più complete e panoramiche, attraversa le Gole dell’Infernaccio e prosegue sulla cresta rosata, da cui si ammira l’intero paesaggio circostante. La piccola grotta situata poco prima della cima è il luogo in cui, secondo la leggenda, viveva Sibilla, una maga incantatrice che a volte scendeva a valle per insegnare l’arte della tessitura alle fanciulle dei paesi vicini.

Fauna del parco

Il Parco dei Monti Sibillini è un luogo ricco di trekking ed escursioni, ma non bisogna dimenticare la sua importanza dal punto di vista faunistico. Queste montagne nascondono una grande varietà di animali come lupi, caprioli e camosci, reintrodotti nel parco nel 2008. Tra gli animali di piccole dimensioni va ricordata una rara farfalla dai colori rossastri (Erebia pluto belzebub) e il piccolo crostaceo autoctono che cresce nelle acque del Lago di Pilato: il Chirocefalo dei Marchesoni.

I monti Sibillini sono un luogo magico dove la natura regna ancora incontrastata. Montagne, vallate e piccoli borghi rendono questo parco un luogo adatto a chiunque: gli escursionisti troveranno alte vette da scalare, i turisti avranno la possibilità di visitare borghi e antichi luoghi di culto, e i fotografi potranno dilettarsi con i mille colori che a giugno inondano i Piani di Castelluccio. Insomma, una meta da non perdere nel cuore delle montagne appenniniche.

Eva D’Onofrio – MDT Staff

Autore Francesco Manzella
Presidente della Federazione Italiana Metal Detecting e Fondatore di SOS Oggetti Smarriti

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