Nella selvaggia isola oceanica e nel bel mezzo del Pacifico vivere la natura non è mai stato così facile. Ecco il Routeburn Track, il trekking in Nuova Zelanda invidiato in tutto il mondo.
Per chi vive di montagna, l’alta quota è un palcoscenico su cui potersi esibire, con sé stessi e con la natura. L’incommensurabile paesaggio e i balconi dall’alto regalano una prospettiva nuova che consentono di apprezzare il creato da una posizione privilegiata. Ed è anche per questo che chi condivide questa passione in genere conosce le cime e i trekking più affascinanti del pianeta. Tra questi, oltre al noto K2 o ChogoRi, Himalaya e GR20 in Corsia, esiste un trekking in Nuova Zelanda noto con il nome di Routeburn Track. Un’escursione definita dal National Geographic Adventure Magazine come uno degli undici sentieri più belli al mondo.
Il Routeburn Track è un percorso escursionistico di più giorni che affronta circa 32 chilometri tra il Monte Aspiring e Fiordland National Parks. Il trekking in Nuova Zelanda può essere completato in pochi giorni, in genere tra i 2 e i 4 e consente di immergersi nella natura più selvaggia dell’isola. Inoltre, grazie alla gran cura per il patrimonio naturalistico, il sentiero è ben segnalato durante tutto il percorso. Così, immersi in uno scenario da sogno, si attraversano paesaggi alpini e incontaminati giungendo anche nei pressi delle maestose Southern Alps.
Il trekking tra le faggete dove a dominare è l’acqua
In un trekking in Nuova Zelanda potremmo aspettarci di tutto. D’altronde, questa è una terra di fiabe e leggende, ma anche dimora degli Hobbit e di specie animali uniche al mondo. Ed è un’atmosfera incantata che accoglie il visitatore: laghetti color smeraldo, scogliere a strapiombo, rocce scoscese, cascate e fiumi che si perdono nel bel mezzo di boschi di faggete e in vaste vallate lussureggianti.
Oltre all’ineguagliabile panorama, è possibile ammirare la vita degli uccelli locali. E al contempo, perché non farsi catturare dalla straordinaria bellezza delle piante autoctone note come kotukutuku. Alberi che superano i 10 metri di altezza e si contendono il cielo con le montagne. Un paradiso tutto da esplorare dove ogni anno vi si recano decine di migliaia di intenditori e amanti della natura.

Un itinerario da non sottovalutare
Il Routeburn Track è un itinerario alquanto duro che a seconda del periodo dell’anno in cui si affronta può presentare delle avversità. Ad esempio, in inverno il percorso è soggetto a condizioni atmosferiche avverse che possono comprometterne il tracciato. Neve, ghiaccio, ma anche acquazzoni possono rendere il sentiero difficile e impraticabile se non da alpinisti ed escursionisti esperti. L’ideale è di intraprendere il trekking in Nuova Zelanda nei periodi estivi con temperature più miti e con maggiori ore di luce.
L’estate nell’emisfero australe è da dicembre a marzo, pertanto meglio lanciarsi all’avventura in questo periodo dell’anno. Inoltre, dato che il sentiero può ospitare un massimo di visitatori alla volta, è consigliabile prenotare il posto in anticipo direttamente dal sito governativo della Nuova Zelanda, ossia www.doc.govt.nz.
Le tappe del Routeburn Track
Il trekking in Nuova Zelanda consente di esplorare in entrambe le direzioni sprazzi di una terra selvaggia e incontaminata. Cominciando l’avventura dal Routeburn Shelter, le tappe possono essere suddivise in base ai rifugi o alle aree attrezzate disponibili per trascorrere la notte.
Lungo il sentiero sono disponibili per i viandanti ben 4 rifugi pubblici e 2 campeggi, servizi gestiti dal Dipartimento per la Conservazione. Inoltre, vi sono anche due proprietà private gestite da Ultimate Hikes. Ognuno di questi può fungere da dimora e consente di riposare e riacquistare le forza dopo giornate di puro escursionismo nella natura.

Cosa vedere sulla Routeburn Track
Nel Fiordland National Parks si possono ammirare meraviglie paesaggistiche come il Monte Tutuko, le vette più elevate del Fiordland, ma anche un panorama dal punto più prominente del Routeburn Track, Harris Saddle, 1,255 m s.l.m. Qui la vista è mozzafiato e consente di avere un panorama sulla valle circostante.
Partendo dal Routeburn Shelter, il punto più esposto si raggiunge con facilità. Infatti, con un dislivello positivo modesto, si raggiunge il rifugio Harris Saddle, in prossimità del balcone più panoramico del Routeburn Track. Infine, si può raggiungere in un giorno il rifugio a pochi passi dal Lago Mackenzie per poi concludere questo trekking in Nuova Zelanda con l’arrivo al Divide Shelter.
Come arrivare al Routeburn Track
Il Routeburn Track è un sentiero che termina ad oltre 30 chilometri di distanza dal punto di partenza. In pratica, il percorso escursionistico non è ad anello e quindi alla fine non permette di raggiungere la posizione da cui si è intrapreso il trekking. Ed è per questo che è di vitale importanza organizzare il tutto in anticipo, per non rimanere spiazzati una volta giunti a destinazione.
Le suddette mete sono collegate con dei bus e possono essere raggiunte in certe fasce orarie della giornata. Pertanto, meglio informarsi con anticipo e in seguito lanciarsi all’avventura nelle lande selvagge della Nuova Zelanda. Una volta pianificato ciò, che l’esplorazione abbia inizio e che si possa vivere il capolavoro di madre natura appieno.
La Nuova Zelanda è quindi patria di scenari montani e di trekking di tutto rispetto. Il Routeburn Track è il principe dei sentieri dell’isola del Sud e offre un’esperienza del tutto unica, lasciando che gli escursionisti vengano catturati dalla bellezza della natura incontaminata. Viaggiare in questa parte del mondo può risultare impegnativo, ma il premio finale è così accattivante da non lasciare altra scelta.
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